venerdì 29 gennaio 2010

FACEBOOK, TUMORE AL SENO

Tutte le donne registrate su Facebook stanno rispondendo alla domanda : “di che colore è il tuo reggiseno”?

E' iniziato tutto negli Usa dove alcune ragazze hanno creato su facebook un gruppo per sensibilizzare la cura e la prevenzione contro il tumore al seno. Il Gruppo ha già 33mila utenti, e ogni donna iscritta aggiorna il proprio profilo di facebook mostrando il colore del proprio reggiseno, potrebbe sembrare una forma di esibizionismo, ma in realtà il solo scopo è quello di ricordare la cura e la prevenzione del cancro al seno.
Ogni iniziativa importante presa su facebook porta inevitabilmente ai grandi numeri, e così milioni di donne, giovani e meno giovani di tutto il mondo hanno iniziato a scrivere il colore del proprio reggiseno ( e moltre pubblicano addirittura la foto) scatenando così una nuova moda, che sta prendendo piede in tutto il mondo , infatti molti reti televisive americane gli hanno dedicato un servizio al telegiornale tra cui la CNN.
Il fenomeno sta prendendo piede anche sul facebook Italiano.
Ancora una volta abbiamo la dimostrazione delle potenzialità di facebook , di come una idea può trascinare milioni di persone a compiere la stessa azione, che dalla via virtuale passa inevitabilmente a quella reale.

giovedì 21 gennaio 2010

TROLL SU FACEBOOK CREANO SCOMPIGLIO



Dopo aver visto il lato positivo di facebook nell'articolo precedente, a mio dispiacere cari amici di facebook comunity devo rivelarvi una notizia sconcertante.

Sono stati creati su facebook dei gruppi macrabri e crudeli!!!Ecco cosa di cosa parla uno di essi:

"La tragedia che ha colpito Haiti ha per noi ricchi occidentali, risvolti straordinariamente positivi: il crollo dei costi d'adozione di bambini morti. Un bambino vivo costa, si sveglia piange di notte, defeca e urina quando più gli aggrada, vuole giocattoli, e poi devi persino dargli da mangiare! Ma con un bambino morto è tutta un'altra musica! Dorme sempre, non mangia e non ha stupide e noiose pretese! Ora Haiti offre bambini morti in abbondanza! Non perdere questa grande occasione a prezzi stracciati, di sembrare una brava e ricca persona agli occhi dei tuoi conoscenti : adotta anche tu un bimbo haitiano morto!" …

Per continuare poi con gli insulti razzisti del tipo:

Crepate luridi terremotati! Possono benissimo andare all'inferno gli abitanti di quel lurido posto che non fanno altro che spillarci soldi da sessant'anni a 'sta parte! Sono peggio dei meridionali o degli abbruzzesi !!"
E così su facebook si scatenano risse verbali, e grosse offese contro i creatori di questi gruppi provocatori, una vera guerra telematica, con raffiche di link,bombardamenti di foto e missili video.
Numerosi i gruppi su facebook carichi di atrocità, che si può percepire già dai titoli” Massacriamo i cani haitiani ancora in vita”!!!
La polizia postale ha già ricevuto numerose segnalazioni da parte degli utenti di facebook, e sta indacando sui creatori dei vari gruppi, che si sono già dileguati dalla rete...
In realtà i creatori di questi gruppi sono dei provocatori (nel gergo di internet vengono definiti Troll)e si nasconodono sotto false identità e creano quindi dei fake (profili falsi) e agiscono nelle varie chat , forum , e social network come facebook, e creano scompiglio nel sistema insultanto e imprecando contro tutto e tutti con il solo fine di espandere nel web e soprattutto su facebook tensione sociale.
Se un giorno vi capita di avere a che fare con un Troll, vi consiglio di evitare di rispondergli, perchè quello che cerca è proprio l'attenzione degli utenti di facebook.
Segnalate immediatamente il gruppo a Facebook e alla polizia postale.
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lunedì 18 gennaio 2010

TRAGEDIA DI HAITI...FACEBOOK AIUTA I TERREMOTATI


L'isola di Haiti è nel caos più totale, il forte terremoto dei giorni scorsi ha causato migliaia di morti che giacciono sotto le macerie e nelle strade. La sofferenza e il dolore dei familiari vivi verso quelli deceduti completa la tragedia di un evento drammatico che entra pur troppo a far parte della storia del mondo. Quello che possiamo fare è pregare per le loro anime, e aiutare i sopravvissuti attraverso un' iniziativa di solidarietà.
Infatti il web si mobilita pensate che in un solo giorno sono stati raccolti 3 miliardi di dollari attraverso facebook e Twitter, il denaro servirà per aiutare la popolazione di Haiti colpita dal disastro.Molte star di Hollywood hanno partecipato alla raccolta online sui social network.
Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che le varie comunity della rete incluso facebook sono una grande piazza virtuale dove centinaia di milioni di persone si incontrano quotidianamente per comunicare, e sono un potente mezzo di informazione, e possono essere utilizzati non solo per scopi lucrativi e per comunicare con gli amici e i parenti, ma anche per aiutare chi è in difficoltà.





domenica 10 gennaio 2010

FACEBOOK E IL FATTORE PRIVACY

Per chi fa bisness e ha bisogno di popolarità e fama, poco importa il fattore “privacy”, ma chi invece vuole restare anonimo e riservato, deve stare molto attento a quello che pubblica sul proprio profilo di facebook.

A dimostrare il perchè di questa attenzione ce lo dimostra lo strano caso di Marc che si è visto bubblicata sul giornale “Le Tigre” una rivista bimestrale la sua intera vita....Marc è il classico tipo che tiene sempre aggiornato il suo profilo su facebook, minuto per minuto, ha pubblicato 17.000 foto su Flickr, dando così in giro per il web informazioni aggiornate in tempo reale della sua vita, un giornalista impiccione avido di imput, ha unito tutti i dettagli che riguardavano Marc ed è venuto fuori che il giovane fa l'architetto e viaggia spesso , ha avuto una storia con Jennifer e si vede con Claudia, Marc appena saputo dell'accaduto si è infuriato perchè è stata invasa non solo la sua privacy ma anche quella di altre persone,ma il direttore della rivista si è giustificato dicendo che è stata tutta una provocazione per dimostrare che pubblicare le proprie informazioni su facebook può essere dannoso.

Il mondo di facebook corrisponde con quello della realtà, quindi restiamo si in contatto, e comunichiamo con i nostri amici, ma cerchiamo di rendere segreta la nostra vita intima se non vogliamo che un giorno sia divulgata ai sette venti da qualche giornalista ficcanaso.

martedì 5 gennaio 2010

ASSICURAZIONE SCOPRE FALSA MALATTIA SU FACEBOOK

Una giovane ragazza del Canada di 30 anni a cui è stata diagnosticata una forma molto grave di depressione , è riuscita ad ottenere il congedo per malattia dal lavoro e un bel rimborso mensile da parte della sua compagnia di assicurazione.

Ma gli ispettori dell'assicurazione hanno sentito puzza di bruciato, e hanno indagato per verificare lo stato di salute dell'assicurata, proprio tramite facebook hanno trovato foto compromettenti dove la giovane canadese sorrideva e si divertiva con alcune amiche in vacanza su una spiaggia esotica, dove partecipava allegramente ad uno streap-maschile .

Le immagini sono state sufficienti per sospendere l'interruzione dell'assegno mensile da parte dell'assicurazione.La giovane ragazza si difende dicendo che il suo medico le ha consigliato di divertirsi e di fare una vacanza con le sue amiche per fini terapeutici, ma quelli dell'assicuirazione non la pensano allo stesso modo .

Prima di facebook era più difficile indagare per gli ispettori dell'assicurazione, che magari avrebbero impiegato molto più tempo e risorse per constatare lo stile di vita dell'assicurata, é bastato fare un paio di clic gratuitamente su facebook per trovare prove fotografiche sufficienti ad annullare l'assegno mensile.

Tutto quello che pubblichiamo su facebook potrebbe essere usato contro di noi come in questo caso.